TECNOLOGIA
Vista della piazza di del Comune di Aprilia
TECNOLOGIA: L'UOMO MACCHINALA MACCHINA UOMO
Quando si parla di tecnolgia tutti pensano al futuro e a tutte quelle invenzioni che miglioreranno in meglio ciò che usiamo in questo momento, senza pensare che molte delle tecnologie usate oggi arrivano dalle strabilianti menti di inventori vissuti in un lontano passato (Leonardo da Vinci, Nicola Tesla, etc. etc.). Mi rendo conto che non si può vivere di tecnologia, occorre anche fermarsi a pensare con la propria testa e non lasciare che lo faccia l'intelligenza artificale creata per la massa da quanche scienziato, per semplificarci la vita (prima conoscevo tutte le vie, ora c'è il navigatore satellitare che mi parla!!!).
La più importante e complessa tecnolgia che abbiamo a disposizione senza rendercene conto è l'essere umano, dai suoi esordi su questa terra ai tempi odierni si è evoluto molto nella forma. Così L'uomo è passato da idee rudimentali a idee complesse, mutando tutto ciò che lo ha circondato. Ma ciò che lo anima, la sua scintilla "divina", lo accompagna immutabile da sempre. E' proprio questa scintilla il motore che spinge l'uomo a superare i suoi limiti e a regalare sogni e emozioni a suoi simili.
Ci siamo evoluti con pensieri semplici dalle caverne ove vedevamo le stelle come puntini di luce nei cieli notturni, a pensieri complessi, dove abbiamo immaginato e poi sperimentato i meravigliosi viaggi spaziali delle sonde terrestri e poi umani. Possibilità create dalle menti di visionari matematici e successivamente costruite e animate sulle formulazioni delle loro complicate formule. Questa visione, ci ha permesso di guardare verso nuovi orizzonti, di elaborare nuove ipotesi sull'origine dell'universo, sulla sua grandezza, la sua forma e sulla possibilità di capire variabili ancora più complesse, come l'esistenza di universi paralleli e nuove forme di vita.
Se l'uomo non avesse trovato in se la soluzione ai suoi problemi, grazie a quel potere dell'immaginazione che lo contraddistingue dalle altre creature, sicuramente con molta probalità vivrebbe ancor'oggi nelle caverne. Dagli albori dei tempi si narra che la spiritualità lo ha condotto alla conoscenza e a una visione più consapevole di ciò che è intorno a lui. Ma un ego smisurato (come lo è quello dell'essere umano), se non trova il suo equilibrio in se, tende a distruggere e a cambiare ogni cosa sul suo cammino (spesso in modo irreversibile).
Allontanandosi sempre di più dal fulcro che lo ha generato, la sua fame di conoscenza, forza innovatrice di nuove scoperte, non genera più un uomo al servizio di un cosmo in espanzione, legato intimamente alla creazione, ma fa spazio a nuove leggi dettate dall'avidità umana e al potere tecnologico a cui è assoggetata. La tecnologia, va di pari passo con il progresso e più le innovazioni protenderanno verso l'intelligenza sintetica più perderemo qualcosa di noi.