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GESTIONE DEL RISCHIO
Vista della piazza di del Comune di Aprilia

I DRONI: CI FANNO SOGNARECI AIUTANO A MIGLIORARE

Nove consigli per ridurre al minimo i rischi e creare un ambiente sicuro per far progredire il tuo programma droni.
C’è molto da fare per inglobare i droni sul posto di lavoro, la consapevolezza inizia accettando il rischio, che è parte integrante della gestione di qualsiasi programma droni. Avrai bisogno di una buona dose di pazienza per assicurarti di ridurre al minimo i rischi e fare tutto il necessario per garantire un ambiente sicuro, più presterai attenzione ai dettagli più valorizzerai e migliorerai il tuo programma.

1. Stabilisci e scrivi protocolli di sicurezza
La sicurezza viene dalla consapevolezza che una certa azione non produrrà danni futuri. In primis bisogna decidere quale figura all’interno del team eseguirà il programma, questi sarà considerato il Leader, un’operazione sicura inizia ponendosi dei punti chiave, quindi inizia definendo le priorità principali e prosegue questo schema dall’alto verso il basso con altre priorità via via minori. Quando inizi a decidere le linee guida del tuo programma droni, ricorda che la sicurezza non è un optional e va sempre considerata ai primi posti.

2. Formare i dipendenti sui possibili rischi
È essenziale che i membri della tua squadra comprendano quali siano i rischi a cui vanno incontro. Senza la dovuta formazione su ciò che può determinare un incidente, le persone sono meno propense a seguire delle linee guida, quindi sono più predisposte al rischio di incidente.

3. Acquista un'adeguata assicurazione sui droni
Per la tua flotta o per il tuo singolo drone, per lavorare in sicurezza come viene richiesto dal regolamento ENAC vigente è obbligatorio avere un’assicurazione (che varia a seconda del lavoro da svolgere), in modo tale da garantire alla tua azienda o a te stesso un margine di sicurezza da possibili danni verso terzi. Sul web si trovano molte compagnie assicuratrici che offrono vari pacchetti (che non menzionerò in questo testo), da alcuni anni anche il colosso dei droni “DJI” propone l’acquisto di pacchetti assicurativi supplementari, (garanzie che non coprono i danni verso terzi, ma solo i danni al proprio velivolo) tramite i piani “DJI Care”.

Molti piloti professionisti oltre all’assicurazione base hanno anche quella per i danni al velivolo, alle attrezzature e al personale operante, come quelle proposte da CabiBroker leader nel settore. Ma se si volesse usufruire di scontistiche particolari, bisogna affiliarsi alla rivista digitale Dronezine.

4. Investi in un programma di addestramento
In molti paesi esistono delle società preposte che prendono con molta serietà l’allenamento periodico dei loro piloti di droni, fattore da non escludere a priori se si vuole garantire un minimo di ore di volo durante tutto l’anno specialmente nei periodi in cui i lavori vengono meno (come in inverno), una di queste società che opera da anni in questo settore si chiama DARTdrones ed è presente in oltre 40 città in tutto il territorio degli Stati Uniti d’America. In Italia uno dei modi migliori per allenarsi con i droni legalmente è quello di iscriversi ad un’associazione di modellismo aereo, dove il più delle volte si trovano piloti preparati pronti a fornici tutte le informazioni gratuitamente, oltre poi per avere una costante preparazione possiamo rivolgerci alle scuole ENAC riconosciute per qualsiasi servizio supplementare.


5. Sfrutta la tecnologia per monitorare lo spazio aereo, il sole, le condizioni meteo
Uno dei doveri di un pilota responsabile è di controllare sempre preventivamente i luoghi dove andrà ad operare (per finalizzare analisi del rischio compleate) e verificare se esistano i presupposti per un volo in sicurezza monitorando preventivamente lo Spazio Aereo, le condizioni del Sole e Meteorologiche.

Lo Spazio Aereo
Le restrizioni temporanee alla navigazione aerea possono cambiare in qualsiasi momento, è una priorità prendere sempre in considerazione le informazioni fornite sul sito dell’ENAV. Di vitale importanza per un pilota che si rispetti è conoscere le “Regole dell’Aria” regolamentate tramite l’Edizione 3 Emendamento 1 del 17 novembre 2017 sul sito dell’ENAC. (Monitora lo spazio aereo tramite il sito “D-Flight”).



Le Condizioni Solari
L’attività geomagnetica del Sole e le sue proiezioni ionizzanti sono dei fattori  non trascurabili e parte del bagaglio di conoscenze che ogni pilota droni deve prendere in considerazione sia in ambito lavorativo che per in quello ludico. Prima di ogni operazione è bene monitorarle perché al verificarsi di tali eventi (non sporadici per giunta) si possono riscontrare rilevanti interferenze radio tra il drone e il radiocomando. Situazioni del genere possono trasformare un'operazione da non critica a critica e solo la professionalità del pilota può mitigarne i rischi. (Monitora il Sole tramite l’App “Solar Activity EMVI” disponibile per sistemi Android).

Il Meteo
Le condizioni meteo svolgono un ruolo essenziale, sapere in anticipo l’evolversi di determinate condizioni come precipitazioni, variazioni di temperatura e direzione dei venti può porci in una situazione di vantaggio, poiché possiamo anticipare o posticipare i voli programmati. Le previsioni meteo non sempre sono esatte e a volte capita di annullare dei voli prefissati per proteggere l'attrezzatura. E' bene tenere a mente che non si vola mai i condizioni meteo avverse dove c'è un'evidente attività elettrica, onde evitare la perdita del drone e nel peggiore dei casi un’elettrocuzione.

6. Riduci il rischio con i voli automatizzati
Far volare un drone può essere un’impresa ardua, specialmente quando si è alle prime armi. Quando ci si trova su un’area di lavoro ci sono parecchi potenziali ostacoli che vanno ad interferire con il volo (strutture, piante, rocce, condizioni meteo, etc. etc.).
Automatizzando i voli dei droni, si contribuisce a ridurre i rischi da impatto, evitando così il danneggiamento di persone o cose. In caso di imprevisto, conservando sempre la condizione di volo a vista (VLOS) in ogni momento si è pronti a prendere il controllo del drone. L’automazione del volo con applicazioni specifiche tipo (Pix4D, DroneDeploy, DJI Ground Station Pro, etc. etc.) consente di impostare tutti i parametri (velocità, altitudine, direzione di volo, waypoint ecc.). Quando pianifichi un volo, rendi più facile il lavoro al tuo velivolo evitando gli ostacoli che conosci, inoltre gli permetti di eseguire tutte quelle procedure preimpostate dal software per produrre mappe e modelli di qualità.

Diversità tra volo automatizzato e autonomo
Il volo automatico si svolge sempre sotto il controllo del pilota SAPR o aeromodellista, esso può prendere in ogni momento il controllo del velivolo e seguirlo a vista senza ausili ottici o elettronici. Nel volo autonomo il pilota non c’è proprio e il drone vola autonomamente mosso dall'intelligenza Artificale. Secondo la Normativa ENAC questa tipologia di volo rimane vietata, per i rischi ancora da valutare nel territorio Italiano. E' Una tecnica di volo dai risvolti molto futuristici, perché prevede l'uso di un robot con AI (intelligenza artificlale) in grado di auto-sostenersi. Così dopo quanlche anno un'azienda statunitense (La SKYDIO), ha permesso di stravolgere il sistema di volo dei droni tradizionali, permettendo alla fantascienza di passare ad un uso più reale.
Volo Automatico fattibile oggi con tutti i droni muniti di sistemi GPS
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7. Crea checklist pre-volo, post-volo
Definire un insieme coerente di procedure pre e post volo aumenterà la sicurezza e ridurrà le possibilità che qualcosa vada storto sul campo. È importante eseguire controlli di sicurezza prima e dopo il volo, in questo modo possiamo prevenire eventuali rischi dovuti all’incuria o alle dimenticanze. Una checklist si compone di vari punti, deve essere utile, semplice, ripetibile, molti piloti annotano anche le condizioni ambientali (temperatura, pressione, velocità del vento). Sulla stessa applicazione possiamo trovare anche la “Takeoff Checklist” e la “Post Flight Checklist”. Le applicazioni “UAV Forecast” per sistemi Apple e "Previsione UAV per Piloti Droni DJI e UAV" per Android pòssono essere un valido aiuto.

8. Sviluppare procedure di emergenza
Le procedure di sicurezza si creano per evitare i disastri. Ma a volte gli eventi funesti colpiscono ugualmente. Quando questo avviene, tu e/o il tuo team dovete essere pronti a reagire in modo adeguato. Bisogna sempre stabilire procedure adeguate di emergenza in caso di problemi, al verificarsi di una situazione particolarmente tesa, lo stress gioca un ruolo fondamentale, avere delle linee guida o dei protocolli da seguire può aiutarci a gestire meglio il susseguirsi degli eventi comprese tutte le persone coinvolte (pilota, osservatori o altre persone nell’area). I protocolli di emergenza servono (in tutti gli ambiti lavorativi e non) perché aiutano ad aumentare l’efficacia della squadra d’intervento, la modalità di azione “Step by Step” è utile a rendere l’idea per azzerare ogni dimenticanza lungo il percorso.

9. Stabilire un sistema di registrazione per il controllo di piloti, registri di volo e missioni
Sia in ambito civile che militare, la buona tenuta dei registri annotativi è fondamentale per qualsiasi reparto. Le informazioni che possiamo ricavare dai droni replicano le medesime esigenze. E’ importante sviluppare un sistema per registrare tutte le informazioni di una missione, le annotazioni sono necessarie in caso di complicazioni pre e post volo. Il LOGBOOK è uno strumento fondamentale (da regolamento ENAC solo in ambito lavorativo è obbligatorio averlo), può essere inteso come "il diaro di bordo", le informazioni in esso contenute raccontano la vita di ogni missione che ha eseguito il pilota di APR (molti registri disponibili online richiedono rigore nella compilazione, evitando abrasioni e cancellature), si può ampliare con annotazioni specifiche, utili per completare analisi più approfondite. Il più delle volte questa procedura di immissione dati si fornisce indicazioni dettagliate ad altri settori dell’azienda quali la gestione legale o dei rischi.
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